PROGETTO PER INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E DI PROCESSO PRODUTTIVO NEL SETTORE DELLA COOPERAZIONE AGRICOLA E NEI CONSORZI FORESTALI

ACRONIMODELPROGETTO

PATAGNANA

 

TITOLODELPROGETTO

Patata della Garfagnana


In Garfagnana la coltura di riferimento, sia per superficie coltivata sia per identità locale, è rappresentata dal Farro a cui è riconosciuta la denominazione IGP. Il farro viene coltivato, nella maggior parte dei casi, senza una rotazione o avvicendamento colturale come prescritto dalle buone pratiche agronomiche.
Assieme all’abbandono delle aree coltivate marginali si è verificato anche l’abbandono delle rotazione in quanto la maggior parte delle colture non risultano competitive dal punto di vista produttivo. La patata in tal senso è risultata, anche dal confronto con i produttori di farro, un’alternativa possibile. La preferenza per la patata è legata al fatto che in Garfagnana spunta sempre buoni prezzi in quanto molto ricercata dai consumatori per le sue caratteristiche qualitative. Le alternative quali il mais ottofile o i fagioli non sono visti favorevolmente dagli agricoltori in quanto richiedono molta manodopera a fronte di produzioni altalenanti negli anni.
In tale contesto la Garfagnana COOP ha avviato un percorso per agire nei punti deboli della filiera della patata e per vedere di strutturarla e renderla sinergica alla filiera del farro in modo da fornire una ulteriore possibilità di reddito agli agricoltori soci, produttori del farro.


PARTNERS

Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio Soc Coop Arl
Fondazione per il Clima e la Sostenibilità (FCS)


Azione 1- Adozione di mezzi e principi innovativi per la coltivazione della patata (GarfagnanaCOOP)

La Garfagnana COOP opererà sia in un contesto di coordinamento delle attività e acquisizione delle competenze innovative sia in una fase di realizzazione delle prove sperimentali.  

Azione 2 - Supporto conoscitivo alla coltivazione della patata (FCS)

La FCS si occuperà della messa a punto del modello di produzione di patata in Garfagnana. In base alle proprie competenze svolgerà diverse attività tutte volte a supportare l’avvio della filiera soprattutto nei momenti critici del percorso che va dalla semina alla conservazione, accompagnando tutte le attività sperimentali svolte da Garfagnana COOP.

In particolare, supporterà:

Le scelte legate alla concimazione, con particolare riguardo alle necessità della patata e alle analisi chimico fisiche del terreno dove sarà coltivata. In particolare sarà posta attenzione alla concimazione da effettuare prima dell’aratura/affinamento del suolo tenendo conto dei livelli di fosforo e potassio disponibile presenti nel suolo e alle necessità di fertilizzante azotato. Successivamente saranno valutate le possibilità di fornire via fogliare i meso e microelementi che dovessero risultare carenti nel suolo, con particolare attenzione al calcio e al magnesio che da indagini precedenti risultano deficitari in molti appezzamenti coltivati.

La scelta varietale andando ad individuare 1-2 varietà da testare, oltre alla Kennebec, individuate sulla base delle caratteristiche qualitative e nutraceutiche. Alcune varietà hanno infatti mostrato una più alta concentrazione di sali solubili quali magnesio, calcio, potassio, selenio, ecc., un maggior apprezzamento dal punto di vista organolettico e una maggior virtuosità sugli aspetti salutistici. La loro coltivazione in ambiente montano, con basse produttività, può ulteriormente esaltare questi aspetti. Per questo sarà reperito un piccolo quantitativo di queste varietà da inserire nel campo sperimentale.

La corretta esecuzione delle operazioni di semina, sarchiatura e rincalzatura con le attrezzature testate nel progetto stesso, valutando nel corso del primo anno anche il corretto distanziamento tra le file in base anche al momento dell’esecuzione (con la variabilità legata alle condizioni meteo) e al distanziamento delle ruote della trattrice disponibile.

La corretta gestione fitosanitaria, volta al controllo di tre insetti principali, gli elateridi, la dorifora e la tignola. Proprio quest’ultima è risultata la più temibile nel territorio considerato. Nel corso del 2020 ha infatti causato forti danni alle produzioni locali, trovando gli agricoltori impreparati nel riconoscerla e nel combatterla. Per tale aspetto sarà coinvolta una persona con CV idoneo. Sarà valutata anche l’opportunità di trattamenti rameici contro la peronospora considerando la pressione ambientale di infezione, legata all’andamento meteo.

La corretta gestione dell’irrigazione. Per tale aspetto saranno introdotti metodi di esecuzione e mezzi supporto conoscitivo avanzati. L’impianto d’irrigazione sarà eseguito scegliendo manichette gocciolanti idonee alla realizzazione di impianti in aree declive e messi in opera da personale con poca capacità pratica di utilizzo. Per questo sono individuate manichette con caratteristiche di resistenza maggiore a pressione e metodo di messa in opera al fine di ridurre le difficoltà iniziali di utilizzo. Il controllo dell’irrigazione sarà basato su sensoristica capace di fornire informazioni remote circa l’umidità del terreno. Data logger di recente introduzione nel mercato con capacità di trasmissione via GSM/wirless e sensori TDR della Onset Computer Corporation costituiscono il mezzo attualmente più economico, avanzato ed affidabile per avere informazioni sull’umidità del suolo. Sensori di umidità del suolo a due profondità consentiranno di tarate perfettamente il rapporto fra adacquamenti e necessità. Tale strumentazione di semplicissima gestione potrà poi essere utilizzata direttamente dagli agricoltori senza ulteriori supporti. Il controllo dell’irrigazione sarà svolto per mezzo di centraline wirless capaci di agire in remoto sull’elettrovalvola che avvia ed interrompe l’irrigazione. Nel progetto è stato scelto un prodotto specifico (Rachio) acquistabile solo on line in quanto molto facile da utilizzare rispetto agli omologhi. In tal modo saranno evitati sia gli sprechi legati al sovraddosaggio effettuato per controllo manuale sia le perdite produttive dovute a carenze ed eccessi idrici. Nell’appezzamento sperimentale allestito presso un campo messo a disposizione da un socio della Garfagnana COOP sarà istallato da parte di FCS il sistema di controllo dell’umidità del terreno (data logger + sensori TDR) e sarà fornito materiale per l’allestimento del sistema di irrigazione a goccia con controllo remoto.

Infine 3 incontri rivolti a tecnici della Garfagnana COOP e agli agricoltori soci interessati saranno animati da FCS al fine di trasferire le nozioni teoriche che stanno alla base delle principali scelte operate nel campo sperimentale. Per questo saranno effettuati incontri sulle seguenti tematiche: principi di difesa fitosanitaria della patata, principi di fertilizzazione della patata e principi di irrigazione e mezzi e tecniche per la gestione ed il controllo remoto.